Obike presenta istanza di fallimento

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Obike, leader nel bike-sharing senza stazioni, ha fatto istanza di fallimento dopo che alla fine di giugno ha cessato le operazioni nella sua sede natale di Singapore.


La stessa sorte era toccata nel 2017 al colosso Bluegogo,  il terzo più grande operatore del mercato.

Il motivo principale sembra derivare dalle nuove regole di Singapore entrate in vigore il 7 luglio scorso per regolamentare il parcheggio selvaggio  delle bici.  Le autorità locali avevano infatti previsto canoni e norme più severe  proprio per ordinare la crescita incontrollata delle flotte di biciclette in città.

Ma già nel marzo 2018, oBike aveva annunciato il ritiro della maggior parte delle biciclette da Monaco e nel giugno 2018 il ritiro della sua flotta di biciclette da Zurigo.

Ad Amburgo la società di bike-sharing avrebbe dovuto avviare il servizio ma non è mai partito e adesso è in corso una grande svendita delle bici mai utilizzate.

La piattaforma è attualmente presente in 3 diversi continenti per un totale di 26 stati e oltre 40 città nel mondo

In Italia è presente, con una società partecipata oBike Italia, a Torino, Milano, Roma e sulla costa romagnola e nei prossimi giorni si saprà quale sarà il suo destino.

 

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